Epoca: Seconda metà del Settecento
VENDUTO
Dipinto olio su tela dalle misure di 85 x 110 cm senza cornice e di 103 x 126 cm con cornice raffigurante un paesaggio con figure lungo il sentiero.
Nell'opera in esame raffigurante un ampio brano campestre si squaderna la poetica giovanile di Gaetano Vetturali ( Lucca 1701 – 1783 ) ultimo epigono della grande tradizione paesistica toscana.
In questo dipinto possiamo notare la ricerca arcadica del paesaggio con una ricerca atmosferica che pervade l'intera composizione, oltre alla verve realistica di alcuni passaggi dove la palpitante carica luministica dibventa maniera.
Il Vetturali seppe affermarsi come una delle personalità toscane più interessanti dell'epoca , in quel momento di passaggio dalla cultura tardo barocca e rococo a quella neoclassica proprio per la svolta che impresse con una certa genialità al gusto decorativo del suo tempo.
A rafforzare ancor di più questa tesi sulla sapiente arte pittorica del pittore vengono in nostro aiuto le caratteristiche della resa pittorica nell'uso di una materia assai luminosa, nello stacco perentorio tra zone in luce e quelle in ombra, nell'esecuzione delle vivaci figurette che popolano l'impalcatura teatrale e nella resa dei paesaggi che ritroviamo identiche nei suoi dipinti più importanti.
Il successo del nostro pittore è tutto racchiuso nella sua capacità di accogliere la poetica neoclassica in modo poco convenzionale innestandola sulla sua prima educazione classica e poi riallacciandosi a quegli esempi di pittura veneziana che nel campo del capriccio architettonico avevano singolarmente anticipato aspetti della cultura neoclassica di fine XVIII secolo prima con Battaglioli e poi con Visentini.
Le caratteristiche principali di questa tela sono l'ampiezza ariosa dei panorami ed il senso di luminosità diffusa che ricordano il Pedon rivisitato con un tono neoclassico.
Gli episodi non hanno un significato preciso sono quasi un passatempo campestre così caro all'artista con I soliti personaggi del repertorio dei pittori di capricci e vedute, ovvero mendicanti, abati in contemplazione di antiche lapidi o contadini in cerca di riposo od al lavoro, il tutto naturalmente sempre immerso nella natura dominatrice incontrastata e simbolo di unità tra l'uomo e la vita.
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Dr. Riccardo Moneghini
Storico dell' Arte