Epoca: Seicento
Venduto
Dipinto olio su tela dalle dimensioni di 117 x 89 cm senza cornice e di 130 x 100 cm con cornice raffigurante un vaso di fiori del pittore Gaspar Peeter Verbruggen il giovane ( Anversa 1664 – 1730 ).
Gaspar Peeter Verbruggen il Vecchio, celebre pittore di fiori fiammingo, ebbe altri figli, ma solamente il suo discendente omonimo, Gaspar Peeter il Giovane, si conquistò un posto nella storia dell'arte europea.
Cresciuto alla bottega del padre, il nostro si dedicò allo stesso genere pittorico ma, al contrario del genitore, personaggio laborioso e irreprensibile, condusse una vita dissennata e dispendiosa che lo portò alla rovina, tanto che nel 1703 tutti i suoi beni furono messi all'asta e nel 1705, incalzato dai creditori, dovette fuggire in Olanda in compagnia della sua compagna del momento.
Rifugiato ad Amsterdam, fu ben presto bandito anche da quella città e riparò all' Aja dove rimase almeno sino al 1723 collaborando con Matteus Terwesten che, come il fratello Esaias, aveva vissuto a Roma sul finire del secolo precedente. Forse a causa di questa comunanza lavorativa, che potrebbe aver influito sul suo stile, molti commentatori hanno creduto di vedere nelle opere di Verbruggen un affIato italianizzante e ne hanno postulato un viaggio nella penisola che però non è attestato da nessun documento storico. La presenza di firme quali "Gasparo Pedro Verbruggen" sembrano più un omaggio al retaggio di dominazione spagnola che alla cultura italiana.
La maggior parte delle sue opere conosciute sono imperniate sulla raffigurazione di magniloquenti vasi ripieni di fiori a loro volta attorniati da altri fiori disposti a ghirlanda o semplicemente deposti alla base; i vasi sono talora appoggiati su ripiani di pietra squadrati o su basamenti di colonna, inseriti in contesti architettonici classici, in nicchie o più raramente di contro a fondi scuri come nel caso che stiamo esaminando.
Nonostante una continuità iconografica molto caratteristica, nella produzione di Verbruggen è possibile identificare una fase giovanile, ancora d'ispirazione seicentesca, tendenzialmente a fondo neutro o con pochi elementi visibili, imperniata su forti contrasti chiaroscurali e una fase più nettamente settecentesca, fortemente illuminata, con vasi inseriti in complessi architettonici fatti di colonne scanalate o tonde, plinti e architravi se non addirittura cieli azzurri solcati da nuvole bianche.
Pur se il nostro dipinto appartiene alla produzione di fine XVII secolo non possono sfuggire alcune caratteristiche accomunanti anche le tele del periodo successivo come l'imponenza del vaso centrale, la fattura delle rose, la loro proposizione in coppia e la solida carnosità dei petali dei tulipani.
La sua abbondante produzione rivela un artista dotato di più impaginazione rispetto al padre soprattutto nelle opere mature quando si distacca dagli stilemi tradizionali ed esalta le sue composizioni ingrandendo oltre il limite di natura petali e corolle, abbonda nella scelta e negli accostamenti dei colori, inserisce frutti e animali; queste varianti aggiuntive denotano un adeguamento al gusto decorativo del nuovo secolo.
I dipinti e gli oggetti d'arte qui pubblicati sono di mia esclusiva proprietà e di conseguenza sono sempre disponibili ad essere visionati di persona, previo appuntamento, nelle mie sedi espositive situate a Sanremo e Brescia.
L'opera, come ogni nostro oggetto, viene venduta corredata da un certificato fotografico FIMA di autenticità e lecita provenienza; questo documento identifica l'oggetto apportando un valore aggiunto all'articolo.
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Dr. Riccardo Moneghini
Storico dell'Arte