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Per trumeau, termine francese, si intende comunemente un mobile a doppio corpo, di cui quello inferiore è costituito da una cassettone con alzata e quello superiore da una struttura arretrata, con due sportelli chiusi da specchi (molati o incisi) oppure da vetri e terminante con una cimasa. Il vocabolo è nato per indicare, nell'architettura gotica, un elemento scultoreo che divide due aperture (porte o finestre).
Il termine trumeau è ben noto agli appassionati d'antiquariato ed in particolare agli amanti dei mobili del Settecento, ma forse non tutte le persone associano il termine francese al prezioso mobile che in Italia, alle volte, chiamiamo trumò.
Il trumeau, o trumò, è un mobile che nella sua parte inferiore è simile ad un cassettone con alzata mentre in quella superiore sono presenti due preziose ante, o più raramente una sola, che celano ripiani e piccoli cassetti.
L'originale mobile è quindi formato da due corpi distinti, separati fra loro da un piano a ribalta, costituendo un felicissimo connubio tra diversi mobili tradizionalmente associati a funzioni diverse.
Il trumeau è, infatti, un mobile che con la sua sola presenza arreda un ambiente in modo elegante, alle volte discreto ed in altri casi barocco, vista la variabilità degli stili al quale si sono ispirati i maestri ebanisti del Settecento e gli abili artigiani che al giorno d'oggi ne riproducono l'arte.
Questo è un trumeau lombardo in noce, radica di noce e cornici ebanizzate, dalle misure di 280 x 125 x 60 cm, della seconda metà del XVIII sec.
Il profilo mosso della fronte è sottolineato da una base che risulta più bassa della parte superiore appena modanata che ne segue il perimetro e poggia frontalmente su piedi a candela.
Nel corpo inferiore il legno tinto di nero si ritrova nei montanti intagliati e modanati che sottolineano la verticalità del mobile: nelle fasce modanate inferiore e superiore che chiudono il fronte mosso; nelle cornici che racchiudendoli suddividono i tre cassetti e nei listelli che seguono il contorno della cartouches rettangolari che contorna il cassetto.
La fascia leggermente sporgente sotto il piano calatoio presenta una triplice riquadratura molto armonica mentre sull'anta ribaltabile che cela sei cassetti ed un segreto, il motivo decorativo che nei cassetti rissulta diviso si compone di un unico disegno.
La parte superiore con due ante e specchi originali al mercurio culmina con una cimasa incisa con arlecchino mossa e spezzata contornata da un profilo modanato nero.
Le maniglie e le toppe sono in bronzo cesellato.
In questo trumeau Luigi XV dalla linea particolarmente slanciata il contrasto tipicamente lombardo tra decorazioni ebanizzate e superfici lastronate in noce e radica di noce risulta più evidente per la tonalita più chiara di quest'ultimo.
In legno scuro risaltano gli agili e slanciati piedi a mensola che si congiungono alla bassa cornice sagomata racchiudente il perimetro inferiore .
Dobbiamo ammirare Di questo meraviglioso trumeau le sue caratteristiche principali: da un lato il suo essere mastodontico e dall'altro il suo essere agile grazia ad una mossa centrale e laterale che da ampio respiro a tutto il mobile.
Mossi anche i cassetti all'interno ed il reggi candela.
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Dr. Riccardo Moneghini
Storico dell' Arte